Cortina. Dicono di lei su Il Corriere delle Alpi


Lorenzo Notte (per Elleboro Editore)
ha proposto una antologia di citazioni e frasi
“Dicono di lei”
in un libro
le testimonianze
di artisti e scrittori
cortina. Per Giosuè Carducci Cortina era “bellissima”, per Ernest Hemingway era “dolce”, per Ruyard Kipling era “kitch”, per Alberto Moravia era un doloroso miraggio, ad Eugenio Montale faceva venire in mente lo struggente ricordo della moglie Drusilla, a Dino Buzzati l’emozione della prima scalata, a Goffredo Parise la felicità.Gli scrittori e i poeti che hanno frequentato e narrato Cortina d’Ampezzo e il suo paesaggio sono decine. Tanti di questi percorsi narrativi sono raccolti in un libro in uscita in questi giorni: “Cortina. Dicono di lei, Le Dolomiti nella letteratura”, a cura di Lorenzo Notte, di Elleboro Editore. Il libro si propone come un’antologia di citazioni, frasi, poesie, cronache sulla Regina delle Dolomiti e i gruppi montuosi che la circondano.Ogni frase è accompagnata dalle indicazioni dei luoghi ai quali è ispirata e dal suggerimento di un sentiero per raggiungerli. Leggendo e camminando si ritrovano e riconoscono le tante diverse visioni delle montagne che si sono succedute nei secoli e hanno trovato posto nelle pagine dei libri. Si comincia con le Dolomiti di Tiziano descritte da Amelia Edwards, si prosegue con le esplorazioni al lago di Misurina di Giosuè Carducci e Vita Sackville West, poi passando per le montagne patriottiche della Grande Guerra, narrate da penne come Kipling, Conan Doyle e Luigi Barzini, si arriva alla retorica dell’alpe dei grandi scalatori come Emilio Comici, e alla magia delle crode nella favole di Buzzati. La guida letteraria fa tappa alle Pale di San Martino dove Freud e Giorgio Bassani andavano a funghi mentre Arthur Schnitzler scriveva “La signorina Else”. Infine si arriva a Cortina d’Ampezzo dove tanti scrittori, insieme con la borghesia italiana, scoprono le attrattive dello sci e le delizie della “stagione invernale”. Alcuni di loro sono stati ospiti fissi di Cortina, vi hanno preso casa, come Parise, Buzzati, Montanelli, Giuseppe Berto, Milena Milani e persino Hemingway; altri la frequentarono assiduamente grazie all’accoglienza della cortinese Rachele Padovan, come Giovanni Comisso e l’amico pittore De Pisis, o i poeti Andrea Zanzotto e Mario Luzi; altri ancora vi trascorsero vacanze indimenticabili come Vladmir Nabokov, Hammond Innes, Vita Sackville West o Giosuè Carducci. Tutti gli ammiratori letterari di Cortina hanno finito per mettere in parole la loro emozione per la bellezza dello scenario, per le crode, i boschi, i laghi, i pendii innevati. Alcuni hanno inserito lo spettacolo dolomitico in lettere, diari e poesie, altri direttamente nei romanzi. Grandi autori del 900 come Berto, Parise, Comisso e Milani hanno raccontato la mondanità cortinese, i rituali e le contraddizioni della borghesia italiana in vacanza negli anni del boom economico. “Cortina. Dicono di lei” raccoglie tutto questo. In libreria al prezzo di 15 euro. –Marina Menardi

 


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